Come negli anni scorsi abbiamo annoverato tra il nostro staff una staffetta di eccezzione .. una che di giri ne ha fatti e tanti ma uno in particolare … il giro del Mondo in solitaria.
Chi è Davide Biga? assieme a lui lo scopriremo!
Davide Biga: giovane motociclista della provincia di Cuneo che nel maggio 2011 è partito per il giro del mondo in solitaria con una Yamaha XT1200Z Super Ténéré. In 12 mesi, Davide ha percorso 94.000 km attraversando 4 continenti e 31 paesi, raccogliendo belle e brutte esperienze e conoscendo gente straordinaria in ogni parte del mondo. Per Davide non è la prima volta alla 20.000 Pieghe, quest’anno sarà infatti la terza volta che parteciperà come “staffetta” insieme alla sua leggendaria Super Ténéré.
Davide, sei uno dei pochi italiani che ha effettuato il giro del mondo in sella ad una moto. Lo staff della 20.000 Pieghe è lieto di ospitarti per il terzo anno di fila tra le sue “staffette”.
Quando hai partecipato per la prima volta, che impressione ti ha dato questa manifestazione?
La mia prima volta alla 20.000 Pieghe è stata nel 2012, appena un mese dopo il mio rientro. Ho partecipato alla mia prima edizione grazie all’invito di un mio amico interno all’organizzazione. Ho accettato subito perché avevo già seguito le precedenti edizioni sui vari social network e riviste del settore e mi aveva affascinato da subito. La manifestazione da subito ha confermato le mie aspettative: molto affascinate con uno spirito perfetto, il sistema mi è piaciuto moltissimo, bisogna essere molto bravi a navigare, rispettare alla lettera tutte le indicazioni del road-book e avere un occhio attentissimo al cronometro. Non vince mai il più veloce o quello che ha la moto più prestazionale, vince sempre il più “bravo” e regolare.
Il giro del mondo in moto ha sicuramente cambiato la tua vita, regalandoti una nuova visione dell’avventura e della scoperta. Anche se hai partecipato sempre come membro dello staff, riesce la 20.000 Pieghe a regalare ad un esploratore del tuo livello esperienze nuove ed emozioni?
Assolutamente si, in tutte e due le edizioni a cui ho partecipato, anche se a grandi linee conoscevo già le zone. Ho avuto modo di scoprire anfratti, scorci e specialmente percorsi magnifici che prima non conoscevo, questo sicuramente grazie al meticoloso lavoro che c’è nei mesi precedenti alla 20.000 Pieghe, con ricognizioni mirate e con informazioni dettagliate sui luoghi fornite da appassionati e motociclisti locali che conoscono questi posti meravigliosi.
Quale esperienza ti ha formato maggiormente durante il tuo giro del mondo in solitaria?
Sicuramente il fatto di essere stato da solo con la mia moto in posti per me sconosciuti e senza alcun conoscente o amico al seguito. Diciamo che prima di partire forse ero un po’ “spavaldo” nell’affrontare le varie situazioni, poi però quando sei lì veramente da solo in certe situazioni non hai scelta: o diventi forte, molto forte, o ti cedono i nervi. E’ stata un’esperienza unica e per certi versi irripetibile che sicuramente mi ha cambiato molto. Quando tutto va’ bene ed è tutto perfetto è stupendo, ma quando sei da solo dall’altra parte del mondo in certe situazioni “spesse” nel quale incappi e sai benissimo che puoi contare certamente solo su te stesso e sulle tue forze…ecco queste sono le esperienze che più ti formano. O affronti le cose con testa ma di petto, senza alcuna paura, oppure ti chiudi in te stesso ed entri in un vortice di negatività, quella che troppi chiamano
“sfortuna”. In quelle situazioni difficili devi scegliere tu, e solo tu puoi decidere se diventare
“sfortunato” o “estremamente determinato”. Non ti nascondo che in un paio di occasioni (fuga dai banditi sulla Transiberiana e caduta in Bolivia con scafoide destro fratturato) ci sono andato vicino anche io a mollare, pero’ poi quando ero lì per mollare mi sono fermato un attimo e mi sono concentrato. Mi sono immaginato un po’ più avanti nel tempo, ho immaginato come mi sarei sentitodi lì a qualche mese una sera tranquillo sul divano o come adesso alla scrivania a pensare “Quel giorno non dovevo mollare, dovevo andare avanti, dovevo farcela !!!”.
Tornando alla 20.000 Pieghe, quali emozioni sei riuscito a captare, durante i controlli timbro e i controlli orario effettuati nelle precedenti edizioni, negli occhi e nell’animo dei partecipanti?
Ho notato che la maggior parte dei partecipanti è molto molto attenta, sia al road-book che al cronometro, questo è importantissimo. Tutti i partecipanti sono molto coinvolti, merito del perfetto ed eccezionale lavoro dell’organizzazione, dai concorrenti agli organizzatori sono persone molto molto appassionate e nei loro occhi questo si vede molto bene,si vede la passione.
Quest’anno si va’ in Trentino Alto-Adige. Hai mai percorso le strade che si intrecciano lungo le Dolomiti? Se si, qual è la caratteristica che più ti ha colpito di quei paesaggi?
Sono stato in quelle zone solo per un week-end ed ero anche di corsa per diversi impegni, quindi tornerò molto volentieri. Avrò sicuramente modo e tempo di apprezzare e notare meglio i bellissimi paesaggi dolomitici che sono una delle tante cose che tutto il mondo ci invidia. Del mio week-end trascorso in passato sulle Dolomiti, la cosa che ricordo meglio sono le strade a dir poco spettacolari con curve che sembrano disegnate da un motociclista e asfalto davvero eccezionale. Prima di tutto mi aspetto di rivedere tanti cari amici che mi mancano e che purtroppo per vari impegni riesco a vedere solo poche volte l’anno. Poi mi aspetto di conoscere come tutti gli anni gente nuova, gente che ha la mia stessa passione. Mi aspetto un’edizione spettacolare come le altre questo grazie ai due ingredienti principali che fanno la differenza sempre tra chi ci prova e chi ce la fa, “passione e determinazione”. Mi aspetto tanto e so che come sempre non rimarrò deluso, anzi, per diversi aspetti ogni anno rimango sempre favorevolmente stupito. E sogno un giorno di far parte dell’organizzazione in una delle prossime edizioni della mitica e inimitabile 20.000 Pieghe!
Vuoi scoprire qualcosa in più o vedere le foto e i filmati segui il sito, guarda ed immagina: http://www.davidebiga.com/
Per informazioni:
Daniele Alessandrini, organizzatore evento: daniele@20000pieghe.it +39 340 2849619
Emanuele Macaluso, press officer: press.20000pieghe@gmail.com +39 329 1099454